Quando si pensa all'accessibilità, le prime immagini che vengono in mente sono spesso quelle di barriere architettoniche e di metodologie di costruzione utili a superarle. Pensiamo per esempio alle rampe per superare dei gradini, o ai montascale interni. Questi dispositivi sono stati progettati per consentire alle persone con disabilità fisiche di muoversi con maggiore facilità all'interno degli edifici.
Ma l'accessibilità non riguarda solo gli edifici fisici, riguarda anche il mondo digitale. In questo senso, l'accessibilità web è una questione fondamentale per garantire che tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità, possano accedere e utilizzare i contenuti e le funzionalità di un sito web. Come per gli edifici fisici, anche per il web esistono metodologie e standard per garantire l'accessibilità.
Così come la tecnologia può rendere una casa più accessibile, (per esempio smart device connessi ad internet permettono di accendere / spegnere luci ed elettrodomestici senza sforzo) allo stesso modo, la tecnologia può essere utilizzata per rendere il web più accessibile, ad esempio attraverso l'utilizzo di software di lettura vocale per rendere il contenuto accessibile ai non vedenti, o attraverso l'utilizzo di descrizioni testuali per le immagini per rendere il contenuto accessibile ai non udenti.
In entrambi i casi, l'accessibilità è fondamentale per garantire che tutti abbiano uguali opportunità di partecipazione e di inclusione, sia nella vita reale che nella vita digitale.
Assolutamente si!
Così come succede per le infrastrutture anche i siti web possono essere illeggibili e non navigabili da utenti con disabilità.
Già da anni esistono linee guida su come rendere accessibile un sito web. Si chiamano WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) e sono pubblicate dal Web Accessible Initiative, struttura che fa parte del W3C (World Wide Web Consortium, ossia quell'associazione non governativa che ha lo scopo di "guidare" lo sviluppo del web e di Internet nel mondo).
Sebbene la versione 3 di queste linee guida sia in sviluppo attivo, ad oggi vengono prese a riferimento le linee guida della versione 2.1; a questo link è possibile consultarle nel dettaglio.
"The power of the Web is in its universality.
Access by everyone regardless of disability is an essential aspect."
Le linee guida WCAG sono un ottimo punto di partenza: qui sono schematizzati tutti i punti focali su cui basare la propria progettazione e le priorità da tenere in considerazione durante l'implementazione del sito web. E' bene cominciare a progettare un sito tenendo conto già in partenza del concetto di accessibilità, per due motivi:
Più un particolare un sito web accessibile deve essere:
Le informazioni e i componenti dell'interfaccia utente devono essere presentati agli utenti in modi in cui essi possano percepirli: le immagini devono avere testo alternativo, i testi devono poter essere letti in modo automatico, i colori devono essere ben distinguibili e i testi devono essere a contrasto elevato, ecc..
I componenti e la navigazione dell'interfaccia utente devono essere utilizzabili anche in modi non convenzionali, come il punta e clicca del mouse.
I siti devono essere quindi navigabili da tastiera, non devono avere contenuti temporizzati (per esempio popup che si chiudono dopo X secondi), devono essere navigabili a blocchi e il focus dell'utente deve essere ben visibile
Il testo deve essere leggibile e comprensibile dall'utente senza sforzo: la sequenza dei testi deve essere prevedibile e gestibile tramite il focus da tastiera, l'inserimento dei form deve essere facilitato e gli input inseriti devono essere controllati e corretti quanto più possibile senza il ricaricamento della pagina.
La risposta ovviamente è no, non esiste una legge che obblighi un privato ad avere un sito web accessibile (a meno che tu non sia sopra la soglia dei 500 milioni di € di fatturato annuo). Solo i siti della PA devono essere accessibili per legge.
Ovvio però che un sito accessibile è consultabile da un numero maggiore di utenti (molto maggiore di quel che si pensi) che, ovviamente, sono potenziali clienti come tutti.
"Facile" è un concetto molto relativo. In generale la risposta è no, perchè seguire tutte le linee guida alla lettera comporta delle scelte tecniche, stilistiche e di contenuti abbastanza stringenti.
I siti che creiamo noi di Pixed sono nativamente accessibili per un buon 80% delle linee guida WCAG (tranne per quelli fatti ovviamente per la PA).
Questo ci permette di arrivare ad ottimi risultati grafici e di contenuti mantenendo comunque un alto grado di accessibilità, e quindi di frubilità da parte di tutti gli utenti.
In linea di massima la risposta è si. Qualsiasi sito web è abbastanza customizzabile per poterlo rendere accessibile. Ci sono però alcuni casi particolari che vanno valutati di volta in volta (per esempio nel caso in cui si tratti di un e-commerce, o ci siano elementi grafici molto particolari, oppure la tecnologia di costruzione sia particolarmente vecchia).
Invia un messaggio dalla nostra pagina contatti chiedendo info a riguardo: organizzeremo un appuntamento conoscitivo e vedremo che cosa si può fare.
Se sei un privato, un'organizzazione no-profit o un ente pubblico contattaci per una consulenza gratuita: valuteremo il sito e decideremo la strategia migliore per renderlo accessibile (o il più accessibile possibile)
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